L’OBIETTIVO
Celebrare la vita a dispetto di ogni cosa.

COME?
Fare del dipingere un’azione calligrafica, fondendo l’agire pittorico nell’agire letterario.

Suona. Cosa? Chiudo. E’ tutto simile
al buio della camera, quella in fondo.
Fermo. Sguardo. Romba una macchia di bosco.
Apro. Luce. Allora è questo il posto.
S’appoggia compiuta la danza
e il piumato distoglie lo sguardo,
appena un secondo. Strano. Fisso.
Prova, di tanto in tanto.
Sollevato, ballo. Qualcosa lascia la presa.
PERCHE’?
Per agire e raccontare.
Altrimenti, nel silenzio, dove siamo tutti quanti?
– ALLA FIN FINE –
Nel celebrare la vita cos’è importante, se non tentare il sogno?

PUNTI CHIAVE
COLORE E PAROLA
Insieme formano l’opera, non concedendo spazio a muti silenzi. Il significato del quadro, esposto dalle parole, non ha riserve, diventando un nudo su tela.
AGIRE E’ PRODURRE
Nell’agire artistico si produce pensiero, senza condizioni. Per questo la scelta d’una estetica dove si trovano spazi senza barriere: fare l’astratto.
MAESTRI SILENZIOSI
Soulages, Fontana, Burri, Pollock, Rothko, Newman, De Chirico, Dante, Ungaretti, Frost, Whitman (…)
PERSISTERE
Fornire alle parole una diretta iconografia permette la sfida del tempo. Vedremo se vinta.
Gioga, 2025
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