Categoria: Quadri

  • la folla dei pensieri

    La folla dei pensieri fra la carne  è vino e chiasso. Naviga stretta nello spazio fra cielo e testa, poi slarga, poco oltre, appena. Esplode. Brucia. Rientra. E di nuovo, Non basta intera la storia dell’uomo per capire cos’è, oltre che carne e non solo. Tornando a terra, lungo la strada, si deforma e divide…

  • sotto l’albero

    Sotto l’albero, lì in fondo, parlavamo così a lungo d’un futuro, uno. Già in corsa nella vita, gridando fuoco al cielo: noi, mai soli, per sempre! Poi, venne lui, e io capii. Poco valgono i forzati addii. Tornò la routine, le sedie di casa, zingari i passi fra i muri. Sento ancora, a volte, sussurri.…

  • e nel vento

    D’una mattina ventosa il pensiero convince ora, e per sempre, mentre qualcosa, qualcuno, perenne, è lì che muove. Strana la superficie, dista lontano, e lo spazio del corpo, ogni tocco, pur diverso, non ti è ora vicino? All’inizio non stanca mai, non stanca mai, poi cieche le prove portano stanche parole inesplorate e si sfida…

  • far gioco

    Far gioco d’una ferita di cui ricordo ancora pende è vergogna impertinente al primo mattino che acconsente. Potenti gli uomini giudicheranno far tacere verbo e tiranno. Tutti i diritti di riproduzione e rielaborazione di testi e immagini qui riportati sono riservati ©

  • rabbuiarsi a esser stretto

    Rabbuiarsi a esser stretto appena tra pollice e indice non è che il sangue inesplorato da dove fuggono gli schiavi. Via! Sono già corsi. Corpi e sorsi d’azzurro cielo scapperanno a lungo, e mi chiedo (non mi?) se han con sé vino, un telo, per godere oltre, dove non vedo. Fremito sa dire: “non so…

  • da parte mia mi alzerò

    Da parte mia, mi alzerò, perchè il cuore non è che valvole  e passaggio dei diversi, poi affanno. Passato, vuoti versi. E’ tutta qui la prova dei giorni e il saggio giudizio degli odi venerati. Si alzerà fuori di me il desiderio oltre la condanne degli scrittori. Avanzando nell’uno e nelle braccia la forza presa,…

  • nascerà a nostro talento

    Nascerà a nostro talento l’antico tempo in cui uragavano, in prima fila, senza sosta, i morsi degli occhi. Sembrava dentro. Ancora insisto nelle mie brevi durate, a comparsa, nell’allestimento d’un movimento umano. Afferro dall’alto, ma ormai è tutto così lontano. Sotto l’albero, mi trema la mano. Tutti i diritti di riproduzione e rielaborazione di testi…

  • dammi ancora quel giorno

    Dammi ancora quel giorno, un giorno d’ottobre, quando fuori dal mattino eravamo due d’uno e non erano altri, non era nessuno. : Il mondo intero non era che noi. Sopra del cielo, dentro la luce, il destino di fuori non è che l’uguale sorriso con cui ti consoli. Quando altrove il viaggio finito, non più…

  • un miracolo alla volta

    Un miracolo alla volta ombreggia  quieto il guizzo d’occhio caldo mentre desiderio gonfia spavaldo e leggero deride ogni divieto. E’ donna, pronta al ballo, scocca chiamata nello sguardo. Veste terra e sete, sogni, sazia fame, carne, bisogni, suoi e ogni. Nei senni, tra i seni, sui bordi, cova la parola di cui ti vergogni. Freme…

  • di troppo poco

    Di troppo poco vivo, molle, debole in sicurezza fra morbidi lacci. Giorni passano di nubi e istanti, volti e parole si fanno stralci, tramonti nudi, veneri di stracci. Sono sempre qui teso che aspetto ma ormai è concreto il sospetto, nulla d’inatteso mi scalderà il petto. Non ho dato all’ignoto. Lì, libero, nube scura di…