
Avvolse, da canestri d’assenze vicine.
Raccolse, piccolo, un mazzo.
Poi, a bordo tavola, poco dopo finito il pranzo,
aspettava, immobile, guardando il perenne.
“Mi accorgo volentieri” disse.
Aspettare il motivo è modo d’esser vivi?
Glielo chiesi.
“Immagina la verità, metà di quel che si ha.
Poi, un pò più in là”.
Non capii. Nè dopo, nè allora.
Chissà se aspetta ancora.
seconda versione
DIMENSIONI
cm 76,5×104,5 ca.
MATERIALI
Telaio in legno, tela, colori acrilici, vernici
NUMERO D’ARCHIVIO
n. 19
-precedente-
Avvolse ancor più grande il sè
quando da canestri d’assenze vicine
raccolse un piccolo mazzo
per poi, a bordo tavola,
dopo poco finito il pranzo,
aspettare fisso, guardando il perenne.
“Mi accorgo volentieri” disse.
Fermo, aspettare il motivo,
è un modo d’esser vivo?
Glielo chiesi. Con un sorriso
mi disse quel che non capivo.
“Immagina la verità,
metà di quel che si ha
e poi un pò più in là”.
Non capii. Nè dopo, nè allora.
Chissà se aspetta ancora.
20.01.2025
prima versione
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