
Di troppo poco vivo, molle,
debole in sicurezza fra morbidi lacci.
Giorni passano di nubi e istanti,
volti e parole si fanno stralci,
tramonti nudi, veneri di stracci.
Sono sempre qui teso che aspetto
ma ormai è concreto il sospetto,
nulla d’inatteso mi scalderà il petto.
Non ho dato all’ignoto. Lì, libero,
nube scura di vita pura
crea il vero oltre il pensiero.
Sono in ritardo per restare,
sono in anticipo per pazientare;
se vale, perchè non osare?
Sintomatico del vero, è già maggio,
e non ho fin’ora davvero
avuto mai abbastanza coraggio.
In piedi, si può il viaggio,
e se il possibile è perfetto,
ecco, già si scalda un po’ il petto.
Gia s’allarga il petto.
DIMENSIONI
cm 63×77 ca.
MATERIALI
Telaio in legno, tela, colori acrilici, vernici
NUMERO D’ARCHIVIO
n. 8
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